LA SFIDA DELL’INDUSTRIA MANGIMISTICA
La riduzione degli sprechi alimentari e la sostenibilità delle produzioni rappresentano da sempre una sfida per l’industria mangimistica italiana. La normativa dell’Unione europea sulla cosiddetta economia circolare indica ora una via precisa da percorrere. L’obiettivo è arrivare per il 2020 a “trasformare” un milione di tonnellate di prodotti inutilizzati che derivano dagli sprechi alimentari, ottimizzandoli da perdita a risorsa per l’alimentazione animale. In Italia questi processi di valorizzazione sono in atto da tempo.
I NUMERI
Secondo i dati più recenti, l’industria mangimistica italiana impiega e valorizza circa 650.000 tonnellate all’anno di coprodotti dell’industria alimentare: prodotti da forno, dell’industria della pasta, dolciaria, amidiera, degli zuccheri, della distillazione, e altro, per un valore di circa 300 milioni di euro. A questi, già oggi si aggiungono altri coprodotti utilizzati dall’industria mangimistica che derivano dall’industria molitoria (3 milioni di tonnellate, per un valore di 400 milioni di euro/anno) e dall’industria olearia (oltre 4,2 milioni di tonnellate, per un controvalore di circa 2 miliardi di euro/anno)
OBIETTIVO SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Per il futuro, l’obiettivo dell’industria mangimistica è quello di crescere ancora di più. Produrre di più, producendo meglio e utilizzando quanto non viene consumato per uso umano è una delle sfide che ha di fronte la mangimistica, e con essa l’intera filiera zootecnica. L’industria mangimistica italiana ha già intrapreso la via della sostenibilità ambientale e della sicurezza alimentare. Già oggi questo settore è all’avanguardia riuscendo ad utilizzare quantitativi molto elevati di materie prime che residuano da altri cicli produttivi del settore alimentare. In questo modo si fanno rientrare prodotti, che andrebbero altrimenti perduti, nel circuito alimentare. Ma ciò che più conta è che il tutto avviene senza perdere d’occhio la priorità della sicurezza dei mangimi, degli animali cui sono destinati e dei prodotti alimentari di origine animale che ne derivano. Del resto, i maggiori esperti nutrizionisti sono concordi nell’affermare che gli alimenti di origine animale sono essenziali per una dieta equilibrata e salubre. Al di là dei sensazionalismi e delle mode alimentari.
Redazione