Per gli italiani il caffè è questione di tradizione, di stile e di socialità. C’è chi lo ama in tazzina, chi al vetro o chi preferisce gustarlo in tazza grande, ognuno ha il suo rito, la sua preferenza, ma è l’aroma e la piacevolezza di un gusto inconfondibile che fa del caffè tradizionale una fra le bevande preferite dagli italiani. A confermare questa tendenza i dati pubblicati a febbraio 2021 dalla società IRI, e relativi all’anno 2020, che fotografano come nonostante la pandemia le vendite di caffè in supermercati, negozi, ipermercati e discount sono aumentate in valore del 10,3%, per un totale di un miliardo e 526 milioni di euro, contro il miliardo e 384 milioni del 2019.

Altro dato interessante che emerge dall’analisi riguarda i segmenti del settore caffè. La crescita più interessante riguarda le capsule (+26,8% nelle vendite nel 2020 rispetto al 2019) e le cialde (+18,2%), ma cresce anche il caffè solubile (+3,6%) e il macinato (+3,4%), mentre calano del 5% in valore le vendite di caffè in grani. Dati importanti che certificano come il caffè faccia parte della vita quotidiana degli italiani che secondo l’ICO, la International Coffee Organization, ne consumano 5,5 kg pro capite ogni anno.

La cultura del caffè nel nostro Paese è talmente radicata che, con oltre 800 torrefazioni, con circa 7.000 addetti e con un fatturato di vendite nel 2019 di circa 3,9 miliardi di euro di cui 1,45 miliardi di euro derivante dall’esportazione (dati Istat), l’Italia rappresenta il terzo Paese al mondo (dopo la Germania e Belgio) per i volumi di esportazione di caffè in tutte le sue forme. 

L’amore per il caffè in Italia è così vivo che non mancano ogni anno nuove miscele, nuovi aromi, nuove tipologie, nuovi metodi di estrazione e contaminazioni culinarie che vedo l’ingrediente caffè protagonista. Se gli italiani hanno inventato ed esportato in tutto il mondo il caffè espresso, in tempi recenti hanno anche scoperto nuove tecniche come il French press o il dripper, senza dimenticare il boom della moka che sta conquistando, ogni anno, sempre più spazi di mercato all’estero. Un dato non riferito solo all’esportazioni della materia prima, ma anche nell’interesse degli investitori esteri, produttori di macchine e miscele più caratteristiche, che decidono di entrare in Italia per aumentare la conoscenza di altre culture del caffè.

Da non trascurare poi il dato sui benefici psico-fisici prodotti dal caffè. È infatti pare univoco degli studiosi che la caffeina è un alleato per il benessere di corpo e mente grazie alla sua quantità di antiossidanti che agiscono nella stimolazione della memoria, dell’umore e delle funzioni cognitive in generale. Basti pensare che una singola tazzina di caffè contiene vitamina B2, B3, B5, potassio e magnesio, favorisce benefici al sistema cardiocircolatorio e nella produzione di energia. Studi scientifici internazionali e nazionali hanno infine mostrato come l’assunzione di caffè possa aiutare il sistema neurologico diminuendo i rischi di ammalarsi di Parkinson o di altre forme degenerative.