“Osservatorio Alimentare” racconta e descrive in modo esatto gli alimenti che portiamo a tavola e la realtà produttiva che c’è dietro, sfatando ‘bufale’ e falsi miti sulla filiera e affidando a qualificati rappresentanti del mondo scientifico, medico e universitario il compito di tracciare il ‘quadro clinico’ di quello che mangiamo. In questo modo, la filiera agroalimentare avrà a disposizione una ‘voce’ in più per raccontarsi e conoscere meglio quello che portiamo a tavola.
La nuova piattaforma digitale ha scelto per il suo debutto la fiera top dell’agroalimentare italiano, quella manifestazione “Cibus” che raduna il meglio della produzione nazionale e attira l’interesse di migliaia di visitatori e buyer da tutto il mondo. “L’Osservatorio Alimentare è un progetto giovane – osserva Alessandro Squeri, presidente dei Giovani di Federalimentare – che nasce per contribuire a fare chiarezza sull’informazione alimentare in Italia. Proprio per questo è un progetto aperto a tutti quegli enti scientifici e attori della filiera che hanno a cuore la corretta informazione del consumatore“.
“Osservatorio alimentare” sarà quindi un faro sulla realtà nutrizionale dei vari alimenti, un faro che avrà il compito di dissipare le nebbie dei dubbi ma anche, e soprattutto, le ombre delle tante false informazioni o “fake news”, come comunemente vengono dette, che purtroppo circolano in ambito alimentare. Tutto questo mentre nel consumatore cresce l’attenzione al cibo buono e sicuro. Come si apprende da un’analisi del Censis redatta da Federalimentare (“Mangiare informati: come gli italiani scelgono cibo buono e sicuro”, 2017) conosce, parla e si appassiona di cibo il 90,9% degli italiani e il 93% dei giovani, addirittura il 53,5% di questi si definisce un appassionato. Non solo. Da un’altra analisi del Censis emerge che sempre di più i consumatori chiedono informazione di qualità sul settore: in particolare, l’85,7% degli italiani e l’87,4% dei Millennials si informano prima di acquistare un alimento. Di questi, il 57% della popolazione (di cui il 74,2% è costituita da Millennials) lo fa tramite siti web e il 35,2% (di cui il 39,9% Millennials) attraverso i motori di ricerca. “Solo” il 30,1% degli italiani prende come punto di riferimento per la propria informazione alimentare la televisione. È evidente allora che una riflessione profonda sul “come” si parla dell’industria e della filiera agroalimentare italiana debba partire proprio dal canale più utilizzato oggi, soprattutto dai giovani: il web.
La nascita di “Osservatorio Alimentare” va proprio in questo senso: “L’obiettivo – sottolinea Benedetta Mayer, vicepresidente dei Giovani Federalimentare – sarà trasmettere contenuti scientifici rendendoli di facile fruizione per tutti, sfatando i miti che circolano sul web. Un cittadino informato, infatti, è un consumatore più consapevole”.
Redazione