Il 10 febbraio è la Giornata mondiale dei legumi, un appuntamento internazionale che vede l’Italia fra le Nazioni i cui consumi interni uniti alle esportazioni aumentano anno dopo anno. La crescita della domanda di legumi freschi e in scatola italiani è il segno evidente di una richiesta costante del comparto, trainato principalmente dalla qualità dei prodotti made in Italy e della capacità dell’industria di trasformazione di portare sul mercato alimenti di altissima qualità, affidabili e sicuri.

Il comparto produttivo dei legumi nel 2021 ha registrato vendite in volume nei canali Gdo e Discount di circa 155.000 tonnellate, con valore di circa 290 milioni di Euro. A questo bisogna aggiungere la capacità dell’industria di trasformazione italiana di saper “confezionare” un prodotto di eccellenza assoluta rispettando tutte le fasi del processo produttivo: dalla raccolta alla trasformazione fino alla distribuzione. Questa innata capacità tutta italiana di “saper trasformare” rappresenta una delle priorità nella scelta dei consumatori, che ricercano un alimento nutriente e sostenibile, ma anche ricco di qualità nutrizionali. 

Se il 2021 si è concluso come un anno molto positivo, anche per il 2022 i numeri sono stati ottimi. Secondo le stime dell’ANICAV – Associazione Nazionale degli Industriali delle Conserve Alimentari e Vegetali – il fatturato dell’intero comparto produttivo dei legumi è stato di 1 miliardo di euro complessivo, mentre nel mercato interno il comparto ha registrato vendite nei canali della Grande distribuzione per oltre 160.000 tonnellate, con valore di 330 milioni di euro. (Fonte www.anicav.it). 

La crescita economica dei legumi in rapporto ai consumi, è in buona parte attribuibile all’elevato valore energetico di questi alimenti. L’alto apporto di fibre (sia solubili che insolubili), rende i legumi un alimento saziante e salubre per la salute. Le fibre infatti presentano un’azione protettiva sulla funzionalità intestinale e rallentano l’assorbimento di zuccheri e grassi. I legumi poi apportano anche quantità apprezzabili di alcune vitamine del gruppo B (B1, B2 e niacina), hanno un indice glicemico particolarmente basso e aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari.

Sia alla stato fresco che secco, oggi occupano un posto fondamentale nella dieta degli italiani proprio perché il loro apporto nutrizionale contribuisce al benessere psicofisico. Oggi i legumi vengono commercializzati soprattutto secchi, surgelati o appertizzati in scatola perché grazie alla  conservazione si garantisce, tra l’altro, una disponibilità al consumo in ogni periodo dell’anno. In più, come sottolineano esperti e nutrizionisti, le famiglie dei legumi sono ricche di vitamine e in particolare di folati, che rappresentano composti importanti per il benessere vascolare e il loro consumo favorisce una importante attività antiossidante.