Sono 49 milioni gli italiani che bevono acqua minerale, 9 su 10 in pratica, e 8 su 10 ne bevono almeno mezzo litro al giorno. Liscia o gassata, l’acqua minerale è apprezzata dagli italiani in modo trasversale, per tutti è buona, salutare e sicura. Un apprezzamento cresciuto negli anni e nonostante la crisi, tanto che dal 1995 al 2016 i consumatori di acqua minerale tra le persone con almeno 11 anni sono passati dall’81,4% al 90,3%, un aumento boom di quasi 9 punti percentuali.

La geografia dei consumatori di acqua minerale disegna un fenomeno massificato, capillare, trasversale in quanto al genere, classi di età, scolarità, gruppi socio-professionali e territori. Nel 2015 in Italia sono stati consumati mediamente 206 litri di acqua in bottiglia a persona, il che qualifica gli italiani come i maggiori consumatori di questo prodotto all’interno dell’Unione europea. Da sottolineare, come si evince dall’infografica sopra, che l’acqua minerale è ‘unisex’, in quanto la quota dei consumatori, sia tra gli uomini che tra le donne, si attesta sul 90%. Spopola inoltre tra i giovani: sono appunto i Millennials (18-34 anni) quelli che più la bevono (92,6%) e quelli anche che la bevono con più  frequenza (l’83,3% ne beve almeno mezzo litro al giorno).

L’infografica mette inoltre in evidenza come il gusto e il piacere siano la ragione più importante del consumo per il 44,6% degli italiani (il 65,8% dei consumatori non a caso ha una sua acqua preferita). Seguono le motivazioni legate alla salute (fa bene alla salute dice il 30,1%) e  alla sicurezza (il 27,9%). C’è anche chi ne apprezza la comodità, la facilità di portarsela dietro (il 25,3%) e il prezzo economico, in rapporto anche alle altre bevande (il 9,8%). Ma pure all’estero l’acqua minerale italiana si afferma sempre di più: nel 2016 sono stati esportati 1,5 miliardi di litri, per un valore di 500 milioni di euro circa, con una dinamica incrementale nel periodo 2010-2016 del +34,7% per le quantità e del +59,7% in valore. Una performance brillante che colloca l’Italia al secondo posto per quantità e per valore dopo la leader Francia.

 

Redazione